Il sociale in agricoltura inizia dalla formazione

L’esperienza del Cipat Veneto, ente di formazione nato nel 1972, nell’organizzazione di corsi dedicati all’agricoltura sociale, finanziati dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e dal PSR Veneto 2014-2020.

COMPETITIVITA’ E REDDITIVITA’

“Il PSR è uno strumento fondamentale per noi, perché ci permette di accompagnare gli agricoltori verso le nuove sfide che li attendono.”

@Cipat Veneto

Il (CIPAT) Centro di Istruzione Professionale e Assistenza Tecnica del Veneto è l’ente di formazione della Confederazione Italiana Agricoltori. Il suo obiettivo è quello di supportare gli agricoltori, fornendo loro competenze chiave che aiutano ad affrontare al meglio la sfida della multifunzionalità e della diversificazione.

In questo ambito, uno dei temi principali è proprio quello dell’agricoltura sociale, un modello produttivo che lavora la terra preoccupandosi anche di garantire l’inclusività e la coesione sociale nel territorio di riferimento, dando anche un’opportunità ai soggetti più svantaggiati.
Per questo motivo, il PSR Veneto 2014-2020 ha cofinanziato l’organizzazione di corsi specifici sull’argomento, nell’ottica di formare gli agricoltori di oggi e di domani sulla normativa regionale applicabile a questo tipo di attività.

Intervento finanziato

Il contributo del PSR Veneto 2014-2020 è servito a finanziare dei corsi professionali sul tema dell’agricoltura sociale, con l’obbiettivo di:

diffondere una conoscenza più approfondita del quadro della normativa regionale applicabile
permettere agli agricoltori di affrontare la sfida della diversificazione e del sociale con maggiore consapevolezza
incoraggiare la diffusione delle pratiche di agricoltura sociale, a garanzia di una maggiore inclusività e coesione del settore.

Valore aggiunto dei fondi europei del PSR

ACCOMPAGNAMENTO VERSO NUOVE SFIDE

Con il contributo del PSR Veneto 2014-2020, il CIPAT ha ricevuto un aiuto fondamentale per proseguire la propria missione di formazione in agricoltura, ma soprattutto per accompagnare gli agricoltori verso le nuove difficili sfide che oggi caratterizzano il settore primario.