Vecchi magazzini pieni di granoturco, un’agricoltura estensiva e zootecnica e i primi ricordi legati alle tante famiglie che vivevano all’interno dell’azienda dell’ingegnere Corsi.

Tanto è cambiato da quell’azienda nel comune di Chioggia, adesso in mano al bisnipote Francesco. Tanto, ma non tutto: ordine e pulizia, come recita un vecchio cartello all’entrata dell’impianto di biogas, rimangono ancora un pilastro che guida l’azione di Francesco.

La Gallmann Bioenergy, grazie agli investimenti fatti negli ultimi anni in tecnologia 4.0, ha portato innovazione nelle tecniche agricole e ha raggiunto ottimi obiettivi ambientali grazie alla diversificazione della produzione in ambito energetico. Il prodotto di scarto che deriva dall’impianto di biogas viene riutilizzato, e non smaltito, come fertilizzante nei campi realizzando così due vantaggi immediatamente visibili: la riduzione dei trasporti e dei costi per l’acquisto di concimi chimici dall’esterno.

L’azienda ha anche introdotto sistemi irrigui di ultima generazione comandati da remoto sul 95% di terreni della proprietà. La gestione intelligente dell’acqua ha comportato la limitazione di sprechi e l’ottimizzazione dei processi agricoli, con un maggiore risparmio anche nei consumi energetici. Tra i tanti obiettivi raggiunti quello di poter fare i secondi raccolti a fine maggio e giugno, senza paura e senza aspettare la pioggia.

La combinazione di passione e determinazione guida Francesco nella ricerca di opportunità per evolvere l’impresa e nel portare valore alla filiera di fornitori che credono nella Gallmann Bionergy.